Il cioccolato nella letteratura: un viaggio emozionante
9 Settembre 2024Negli ultimi anni, il mondo del cioccolato ha visto emergere un movimento che va oltre il semplice piacere gustativo: il “bean to bar“. Questo termine non solo rappresenta un metodo di produzione del cioccolato, ma si associa anche a un concetto di trasparenza, qualità e sostenibilità. Ma cosa significa esattamente “bean to bar”? E perché è diventato così importante per i veri amanti del cioccolato?
In questa guida completa, esploreremo il significato di “bean to bar“, come viene prodotto il cioccolato con questo metodo, in quali paesi del mondo si realizza questa lavorazione, e perché è un simbolo di etica e sostenibilità. Alla fine, troverai anche una sezione di domande frequenti (FAQ) che risponderà ai dubbi più comuni sul mondo del cioccolato bean to bar.
Cosa significa bean to bar e perché si chiama così?
Il termine “bean to bar” significa letteralmente “dalla fava (di cacao) alla tavoletta“, e descrive un processo di produzione del cioccolato in cui l’intera filiera, dalla lavorazione delle fave di cacao fino alla realizzazione della tavoletta di cioccolato, viene gestita e controllata dal produttore.
Questo approccio si differenzia dai metodi industriali tradizionali in cui i grandi produttori spesso acquistano cacao già lavorato da altre aziende, senza occuparsi direttamente della fase di selezione e trasformazione delle fave. Nel caso del bean to bar, invece, il produttore ha il pieno controllo su ogni fase del processo, partendo dalla selezione delle fave di cacao fino alla realizzazione del prodotto finale.
Questa filiera corta e controllata offre un risultato di maggiore qualità, poiché il produttore può selezionare attentamente le migliori fave di cacao e adottare processi artigianali che esaltano le caratteristiche uniche e peculiari sia delle fave di cacao che del cioccolato che ne deriva. Inoltre, molti produttori bean to bar lavorano direttamente con i coltivatori di cacao, il che significa avere rapporti commerciali equi e trasparenti.
La differenza con la produzione industriale
Nel modello industriale, la produzione del cioccolato è spesso frammentata e poco trasparente:
- Grandi quantità di cacao vengono trasformate in massa di cacao o burro di cacao e poi vendute a diverse aziende che si occupano di produrre le tavolette. Questo metodo è più economico, ma spesso porta alla perdita di controllo sulla qualità del prodotto finale e all’inevitabile danneggiamento degli aromi e sapori naturali sia del cacao che del cioccolato.
Con il bean to bar, invece, ogni fase è monitorata e il risultato è un cioccolato più pregiato, con un profilo aromatico unico e legato al terroir di provenienza del cacao.
Il processo di produzione del cioccolato bean to bar
La produzione di cioccolato bean to bar è un processo complesso e artigianale che richiede attenzione a ogni dettaglio. Ogni fase contribuisce a creare il gusto e la texture del cioccolato finale, ed è proprio questo controllo attento che distingue il bean to bar dai metodi industriali.
1. Selezione delle fave di cacao
Il processo inizia con la selezione delle fave di cacao. Le fave provengono da piantagioni specifiche, spesso selezionate per la loro qualità e per le pratiche agricole sostenibili. Alcuni produttori preferiscono lavorare con singole varietà di cacao (single origin), per esaltare i sapori caratteristici di una determinata regione.
2. Tostatura
La tostatura è una fase cruciale nella produzione del cioccolato. Le fave vengono tostate a temperature controllate per sviluppare gli aromi del cacao. La tostatura deve essere perfettamente bilanciata: se è troppo leggera, il cioccolato potrebbe risultare poco saporito; se è troppo intensa, i sapori naturali del cacao potrebbero essere coperti da un gusto eccessivamente amaro.
3. Decorticazione e macinazione
Dopo la tostatura, le fave vengono decorticate per rimuovere il guscio esterno e separare la parte interna, che viene poi macinata fino a ottenere una pasta di cacao fluida. Durante questa fase, le fave di cacao vengono ridotte in particelle microscopiche, un processo che influisce direttamente sulla texture finale del cioccolato.
4. Conca e affinamento
La pasta di cacao viene poi sottoposta al processo di concaggio, un lungo affinamento che può durare diverse ore o addirittura giorni. Durante questo processo, il cioccolato viene mescolato a temperature controllate per sviluppare la sua texture liscia e omogenea. Il processo di concaggio è fondamentale per eliminare migliorare la rotondità del sapore.
5. Temperaggio e formatura
Infine, il cioccolato viene temperato, un processo che consiste nel raffreddare e riscaldare il cioccolato a temperature controllate, per ottenere una tavoletta con una superficie lucida e croccante. Una volta temperato, il cioccolato viene versato negli stampi per essere formato in tavolette.
6. Confezionamento
Una volta raffreddato e solidificato, il cioccolato è pronto per essere confezionato. Il confezionamento nel bean to bar è spesso molto curato, poiché riflette l’attenzione e la passione del produttore per il proprio lavoro.
In quali paesi del mondo si produce cioccolato bean to bar?
Il movimento bean to bar è diffuso a livello globale, ma alcune regioni si distinguono per la qualità e la tradizione nella produzione di questo tipo di cioccolato.
1. America Latina
Essendo la culla del cacao, l’America Latina è un territorio cruciale per il bean to bar. Paesi come Ecuador, Perù, Nicaragua, Colombia e Venezuela sono noti per la produzione di cacao pregiato e per la crescente presenza di produttori locali che trasformano direttamente le fave in cioccolato. Questo permette di mantenere la filiera corta e di valorizzare le varietà di cacao autoctone.
2. Asia
Anche in Asia, il bean to bar sta guadagnando una crescente popolarità. In paesi come il Vietnam, le Filippine, la Thailandia e l’India, piccoli produttori stanno emergendo, utilizzando cacao locale e puntando su tecniche artigianali per creare cioccolato di alta qualità.
3. Africa
In Africa, dove il cacao viene prodotto in grandi quantità e spesso per acquirenti che utilizzano processi industriali. Ci sono però alcune aree, come ad esempio il Madagascar, dove la cultura del bean to bar è ottimamente sviluppata. Gli aromi del cacao dell’isola vengono esaltati al meglio col processo artigianale, di cui i piccoli produttori si fanno vanto.
4. Stati Uniti ed Europa
Gli Stati Uniti sono stati tra i pionieri del movimento bean to bar. Negli ultimi anni, numerosi piccoli produttori sono emersi in tutto il paese, offrendo cioccolato di altissima qualità realizzato con metodi sostenibili.
In Europa, paesi come Italia, Francia, Spagna e Svizzera hanno una lunga tradizione nella lavorazione del cioccolato (NOTA: ovviamente non nella coltivazione, il cacao non cresce in Europa), e molti produttori hanno abbracciato il metodo bean to bar per offrire cioccolato artigianale di alta qualità.
Bean to bar: l’etica di un cioccolato sostenibile
Uno degli aspetti più importanti del movimento bean to bar è la sua attenzione alla sostenibilità e all’etica. I produttori di cioccolato bean to bar cercano spesso di instaurare rapporti diretti e trasparenti con i coltivatori di cacao, per dare un compenso equo al loro lavoro e per promuovere pratiche agricole sostenibili.
- Questo approccio è in netto contrasto con la produzione industriale di massa, dove spesso i coltivatori di cacao vengono sfruttati e la filiera non è trasparente.
- Con il bean to bar, i produttori cercano di ridurre l’impatto ambientale e sociale della produzione del cioccolato, adottando pratiche come la riduzione dell’uso di pesticidi, il rispetto per la biodiversità e il miglioramento delle condizioni di vita dei coltivatori.
Scegli il Bean to bar: qualità, sostenibilità, trasparenza ed equità
Il cioccolato bean to bar rappresenta una rivoluzione nel mondo del cioccolato, non solo per la sua qualità superiore, ma anche per l’etica e la trasparenza che lo contraddistinguono. Scegliere cioccolato bean to bar significa sostenere produttori artigianali, promuovere la sostenibilità e apprezzare il vero sapore del cacao nella sua forma più autentica.
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Menakao – Fondente 72% cacao Zambirano – Madagascar€7,00
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Kuná – Fondente 100% cacao Esmeralda Rio Verde – Ecuador€6,00
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Auro – Cioccolato Fondente 70% cacao Saloy – Filippine€7,40
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Siamaya – Cioccolato Fondente 70% cacao Tai – Thailandia€9,60
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Disidente – Cioccolato Fondente 100% cacao blend – Colombia€7,00
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Fábrica de Chocolate – Momotombo Tavoletta Mombacho 70%€8,50
FAQ sul mondo del bean to bar
Cosa vuol dire bean to bar?
Il termine “bean to bar” indica un processo di produzione del cioccolato in cui il produttore segue e controlla tutte le fasi, dalla selezione delle fave di cacao fino alla realizzazione della tavoletta. È sinonimo di qualità, artigianalità e trasparenza.
Come si passa dal cacao al cioccolato?
Il cacao viene trasformato in cioccolato attraverso un processo che include diverse fasi: selezione delle fave, tostatura, macinazione, concaggio, temperaggio e formatura. Ogni fase è importante per sviluppare il sapore e la texture del cioccolato.
Cos’è il tree to bar e che differenza c’è col Bean to bar?
“Tree to bar” è un termine ancora più specifico che indica un controllo completo dell’intera filiera, dal momento in cui il cacao viene coltivato (“tree”, cioè dall’albero) fino alla realizzazione del cioccolato. In questo caso, il produttore spesso possiede o collabora direttamente con la piantagione di cacao, garantendo una tracciabilità totale.