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15 Gennaio 2024Caggionetti, cosa sono? I caggionetti abruzzesi, conosciuti anche come caviciunitt, caciunitt, talvolta anche calcionetti ecc (il nome cambia in base alle zone) sono un dolce tipico che si prepara in autunno e inverno, soprattutto durante il periodo delle feste natalizie. Hanno una forma simile a dei ravioli, sono facili da preparare e la ricetta che presentiamo viene da una delle nostre nonne, nata nella zona di Teramo.
Per preparare i caggionetti abruzzesi si possono usare diversi tipi di ripieni. I caggionetti teramani, ad esempio, sono in genere con ripieno di castagne (ma non sempre), mentre in altre aree si utilizzano i ceci o la scrucchiata, una confettura particolarmente gustosa preparata con uva Montepulciano.
La pasta dei caggionetti è molto sottile e leggera, conferisce al dolce una consistenza croccante all’esterno, che si sposa con il ripieno morbido dal sapore intenso. I caggionetti abruzzesi sono una vera eccellenza, adatta quasi a tutti i gusti.
I caggionetti, infatti, sono:
- Senza burro,
- Senza uova
- Senza latte
- Senza elementi di origine animale (se si usa un alchermes veg).
Ricetta originale dei caggionetti: esiste davvero?
Ogni volta che si parla di ricette tipiche il dibattito diventa focoso. Spesso e volentieri però, una ricetta unica e originale non esiste, ogni famiglia e ogni zona applica leggere varianti, ma il caggionetti restano comunque buonissimi e in grado di dare tanta gioia a chi li assaggia… sia che si preparino con i ceci, con le castagne o la scrucchiata.
Ricetta dei caggionetti abruzzesi
Dopo aver parlato un po’ dei caggionetti abruzzesi e delle diverse varianti, ci addentriamo nel cuore della ricetta! Qui di seguito trovi gli ingredienti e il procedimento per preparare questo stupendo dolce tradizionale, nella versione con le castagne!
Per la pasta per caggionetti:
- 800 g di farina
- 1 bicchiere d’acqua
- 1 bicchiere di olio evo
- 1 bicchiere di vino bianco
Per il ripieno:
- Castagne lessate (senza sale)
- Zucchero q.b.
- Cacao amaro q.b.
- Caffè (che va lasciato raffreddare prima dell’uso)
- Alchermes q.b.
- Rum q.b.
- Cioccolato fondente tritato q.b.
- Mandorle tritate tostate q.b.
- E… nibs di cacao (una nostra aggiunta, non prevista dalla ricetta della nonna)
Noi abbiamo aggiunto anche le nibs di cacao per dare maggiore gusto e croccantezza al dolce! Una piccola firma di Cacao Motum sui caggionetti abruzzesi.
Frittura e presentazione
Per la frittura:
- Abbondante olio da frittura (ottimo quello di arachidi, che non lascia odori o sapori sulla pasta)
Per servire i caggionetti:
- Zucchero a velo
- Oppure… cacao in polvere (sempre una piccola firma di Cacao Motum, non prevista dalla ricetta)
La ricetta prevede lo zucchero a velo, ma noi abbiamo provato a cospargere i caggionetti con dell’ottimo cacao in polvere! Una vera delizia, soprattutto per chi non ama i sapori molto dolci.
Procedimento per preparare i caggionetti abruzzesi
Per preparare il ripieno è difficile dare delle indicazioni precise, la nonna lo faceva “a occhio” perché ogni anno aveva un diverso quantitativo di castagne. Come indicazione diciamo che con circa 200 g di castagne lessate si riescono preparare una quarantina di caggionetti.
Le castagne lessate vanno schiacciate finemente in una scodella, poi si aggiungono – mescolando – le mandorle tritate, il rum, lo zucchero, l’alchermes, il cacao, il cioccolato tritato, il caffè e le nibs. I liquidi vanno versati poco a poco, cercando di bilanciare i sapori ed evitando di esagerare. Per 200 g di castagne bastano più o meno un bicchierino di rum, poco meno di un bicchierino di alchermes e una tazzina abbondante di caffè.
Ricorda di zuccherare in base ai tuoi gusti, lo stesso vale per il cacao, il cioccolato e le mandorle, dai sfogo alla golosità, ma ricorda di mantenere sempre la giusta consistenza dell’impasto, che deve rimanere malleabile (senza essere molle). Un assaggio sarà utile per capire se il sapore corrisponde ai tuoi gusti. Una volta pronto, il ripieno va fatto riposare in frigo preferibilmente per una notte (o comunque non meno di un paio d’ore).
Per la pasta mettere la farina su una spianatoia, fare il classico vulcano al centro e aggiungere a filo l’olio, il vino e l’acqua, mescolando con le mani per amalgamare. L’acqua potrebbe non servire tutta, quindi attenzione. L’impasto è pronto quando risulta liscio e non si attacca alle mani.
Anche il panetto va fatto riposare per tutta la notte, in frigo e coperto dalla pellicola (o comunque non meno di un paio d’ore). Questo tempo renderà la pasta bella elastica e ti aiuterà nella preparazione. Una volta finito il tempo di riposo la pasta va divisa in palline e stesa con la macchina per la pasta, leggermente infarinata.
Partendo dallo spessore massimo si deve raggiungere lentamente lo spessore 2, facendo attenzione a non strappare la pasta. Le strisce di pasta vanno posate sulla spianatoia infarinata e farcite con il ripieno, aiutandosi con due cucchiaini. I caggionetti abruzzesi vanno chiusi con le dita e poi tagliati con il taglia ravioli (vedere foto). Consigliamo di premere delicatamente i bordi per farli aderire, per evitare che si aprano durante la frittura.
Versare l’olio per frittura in una padella dai bordi alti, portarlo a temperatura e iniziare a friggere. Fare una prova con un pezzettino di impasto, per essere sicuri che l’olio sia alla giusta temperatura. Consigliamo di non friggere più di 5 o 6 caggionetti alla volta, così da evitare che l’olio perda la temperatura (il numero dipende anche dalla grandezza della padella).
N.B. Una volta fritti, i caggionetti abruzzesi devono raffreddare su della carta assorbente, così da eliminare tutto l’olio in eccesso.
Come servire i caggionetti abruzzesi
Per servire i caggionetti spolverizzare con zucchero a velo q.b. o, come fatto da noi di Cacao Motum, con del cacao in polvere. Lo zucchero a velo o il cacao vanno spolverizzati solo un attimo prima di mangiare i caggionetti, per evitare che la pasta diventi molle.
Come conservare i caggionetti abruzzesi
I caggionetti si possono conservare per diversi giorni. Consigliamo di tenerli su carta assorbente pulita, in un vassoio ampio e coperti da un canovaccio di cotone. Occhio che il canovaccio non abbia odore di detersivo, che tende a contaminare il sapore dei dolcetti.
Come utilizzare l’impasto avanzato
Se un po’ di impasto dei caggionetti abruzzesi dovesse avanzare, niente paura. Si può congelare e utilizzare in seguito per preparare altri caggionetti. Oppure lo si può usare per preparare dei piccoli calzoni o panzerotti salati, farciti come si preferisce.